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RUBRICA LIBRI a cura di Stefano Carnicelli: “Dimmi che esisto” di Selene Pascasi

27 Set

RUBRICA LIBRI a cura di Stefano Carnicelli: “Dimmi che esisto” di Selene Pascasi

Ho sempre pensato che il piacere della lettura dovrebbe sposarsi con la bellezza della scrittura. E’ ciò che ho vissuto e percepito entrando nel vivo delle parole di Selene Pascasi. Selene è autrice di “Dimmi che esisto”; un romanzo ricco di sentimenti e di profonde riflessioni che investono gli animi dei protagonisti.

Giulia Ansaldi, avvocato divorzista, è impegnata nella difesa di Paola; una giovane donna vittima di un terribile stupro. Non sarà facile per Giulia vivere questa inaspettata esperienza professionale. Il tempo forse sta correndo inutilmente ma quella causa diventa, per Giulia, troppo importante. E’ fondamentale per Paola; il destino deve ridarle un “domani”… un cielo privato ricco di sogni e promesse. La giusta sentenza pone riparo all’orrore subito. Dalla ragazza che stava morendo, nascerà una donna forte e libera dai retaggi del passato. Sembrerebbe tutto bello, anche per Giulia. E invece la vicenda vissuta, per l’intenso coinvolgimento emotivo, sarà la scintilla per alimentare le ceneri di un passato volutamente dimenticato.

Giulia si guarda indietro e sonda il suo presente. Ha un disperato bisogno di essere amata dopo l’abbandono di Lorenzo: il grande amore della sua vita. Lorenzo la chiamava “Luce” ed è andato via quasi senza un reale “perché”. Sentiva di amarla oltre ogni limite ma la lascia libera di purificare, finalmente, la sua anima. Giulia proverà a ritrovare la sua vera identità, quella nascosta e trascurata, grazie a un viaggio, in totale solitudine, a Barcellona.

Quella di Selene Pascasi è una scrittura delicata ed elegante. La bella trama sottostante, la profondità nella rappresentazione dei sentimenti e delle emozioni, impreziosiscono il romanzo e la fluente narrazione. Scrive bene l’autrice; coinvolge e cattura il lettore. Sublime la descrizione della casa Batllò… al tempo stesso, un’osservazione mistica e poetica.

L’autrice propone un viaggio dell’anima che si sovrappone al viaggio reale vissuto in terra spagnola. Giulia potrà riscoprirsi bambina, carica di speranze e sogni poi infranti. E’ un ritorno ai ricordi abbandonati; tanti piccoli fotogrammi stampati tra le pieghe dell’anima e del cuore. Sono momenti di grandi solitudini e di verità dapprima nascoste e ora finalmente leggibili agli occhi del cuore.

Giulia scoprirà di avere luoghi dell’anima mai visitati. Sono stanze chiuse, sigillate e da sempre ignorate. Finalmente c’è luce per vedere, per capire che i sogni fuggiti, abortiti, oggi, possono essere catturati e vissuti. Giulia ormai è pronta per accendere i riflettori sul passato. E’ così che scoprirà, negli abissi dell’oblio, l’orrore del terribile stupro subito da chi giurava di amarla. Torna a Luca, al ricordo dell’orrore vissuto. Era vergine. Affida all’inchiostro quell’assurda crudeltà. Giulia trova il coraggio di rivivere lo schifo dell’offesa. E’ un ricordare per rinascere dal giorno in cui era stata brutalmente uccisa la sua ingenuità. E’ un ripercorrere la vita al contrario per trovare il tassello essenziale: l’ultimo vero momento prima di cadere in un’esistenza anonima e trasparente.

Scoprirà l’inaspettata forza per aprire gli occhi nell’attesa di una vita da vivere e non più fondata sulle incertezze di un persistente buio dell’anima. Ora è pronta per tornare a vivere, riscattando anche il tempo perduto invano. Si sentirà ladra di emozioni. Le ruba, senza malizia, alle altrui esistenze per ritrovare la propria vita ormai smarrita… anche quella di madre rinnegata per non assecondare il germe dell’odio. Sullo sfondo troviamo la presenza di una famiglia salvifica: una nonna “orientale” dalla bellezza straordinaria, una madre “coraggio” capace di soffrire con dignità al cospetto di un destino non certo facile, un padre troppo presto aggredito da una malattia senile.

Davvero pregevole il modo con cui Selene Pascasi pone le sue bellissime poesie tra le pieghe del racconto. Sono tante piccole perle accompagnate dal carico emotivo di una prosa ricca di parole profonde e ben assestate nel particolare momento vissuto. La poesia chiamata a sublimare la prosa… poesie revocatrici di istanti di vita ormai indelebili.

Delicata e ricca di grandi emozioni è l’ipotetica lettera che la protagonista scrive a se stessa nell’incessante viaggio negli anni di un “ieri”. “Cara piccola me” è una confessione dell’anima; una presa d’atto di un destino abbandonato tra le pieghe dell’oblio. E’ un ritorno alla vita… una rinascita, anche dopo la morte, per scrivere l’atteso domani attraverso la solidità di sogni finalmente sognati.

Un libro toccante che propone temi importanti di grande attualità. Una scrittura curata, una narrazione ricca di poesie e caratterizzata da una prosa raffinata e appassionante. Un libro che merita tutta l’attenzione del lettore perché capace di toccare, emotivamente, il cuore.   

Stefano Carnicelli

Selene Pascasi è Avvocato, giornalista (firma decennale de Il Sole 24 Ore), scrittrice, paroliere, critico al Premio Lunezia, giurata al Premio Cavallari, autrice di State of Mind. Vincitrice dei Premi Internazionale Merini 2018 e Zirè d’oro 2018, è salita sul podio di prestigiosi concorsi. Coautrice di un lavoro per l’Accademia Americana di Scienze Forensi, di una monografia per Giappichelli, dei libri Con tre quarti di cuore, In attesa di me e Come piuma sulla neve, con il romanzo Dimmi che esisto (La Gru) – dedicato alla violenza sulle donne e ospitato con Dacia Maraini su Radio Uno Rai – conquista la critica incassando le recensioni di Satisfiction e Confidenze.

Titolo: Dimmi che esisto

Autore: Selene Pascasi

Editore: Edizioni LA GRU

Pubblicazione: 2018

Pag.: 198

Costo: euro 15,00                       

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